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Perché il metodo Riva aiuta prima e dopo l’artroplastica all’anca o al ginocchio

Il Metodo Riva è indicato sia prima che dopo l’artroplastica all’anca e al ginocchio perché si rivolge specificamente ai deficit neuromuscolari e propriocettivi che tipicamente accompagnano le condizioni degenerative delle articolazioni e gli interventi chirurgici.

Prima dell’artroplastica, il metodo aiuta a:

  • Preservare l’attivazione muscolare e il controllo propriocettivo nei pazienti con dolore articolare o mobilità ridotta.
  • Migliorare la stabilità e l’allineamento posturale, prevenendo compensazioni disadattive.
  • Preparare il sistema nervoso centrale per un riapprendimento motorio post-chirurgico più efficiente e un recupero funzionale, facilitando la riabilitazione precoce.

Dopo l’artroplastica, il metodo è prezioso perché:

  • Accelera il recupero della funzione propriocettiva e della coordinazione, spesso compromesse dalla chirurgia e dall’immobilizzazione.
  • Migliora l’equilibrio dinamico e il controllo del carico, supportando il riallenamento dell’andatura.
  • Riduce il rischio di cadute e sovraccarico compensatorio sull’arto controlaterale o sulle articolazioni adiacenti.
  • Accelera la reintegrazione funzionale ripristinando la fiducia сен্সমোটর e la precisione nel movimento.

In sintesi, il Metodo Riva offre un approccio neurosensoriale che integra la riabilitazione tradizionale ripristinando l’integrazione сен্সমোটর necessaria per un controllo posturale e motorio ottimale nei pazienti sottoposti ad artroplastica all’anca o al ginocchio.