La difficoltà nell’applicare esercizi attivi durante i voli spaziali aumenta l’importanza delle contromisure passive, ma l’accoppiamento carico e instabilità rimane indispensabile per generare flussi propriocettivi ad alta frequenza (HF) e prevenire l’atrofia muscolare e l’osteoporosi.
Il presente studio, in condizioni di microgravità durante un volo parabolico, ha verificato se un sistema elettronico, composto da una tavola basculante, un lettore posturale e un apparato di carico con corda elastica, crei un’instabilità posturale HF paragonabile a quella raggiungibile sulla Terra. Tracciare il soggetto, in posizione monopodalica, con segnali visivi in tempo reale è necessario per ottenere situazioni di instabilità HF.
L’apparato di carico con corda elastica ha permesso al soggetto di gestire l’81,5% del carico del peso corporeo (il 100% potrebbe essere facilmente superato). Viene suggerito un programma preliminare di allenamento sulla Terra e nello spazio. Viene presentato un confronto con un’atrofia muscolare patologica.
La possibilità di generare flussi propriocettivi HF potrebbe integrare le attuali contromisure per la prevenzione e il recupero dell’atrofia muscolare e dell’osteoporosi in ambienti terrestri e spaziali. Questi esercizi combinano l’attivazione massiccia dei fusi e dei recettori articolari, applicando simultaneamente variazioni HF di pressione a diverse aree della pianta del piede. Questa classe di esercizi potrebbe migliorare l’efficacia delle attuali contromisure, riducendo i tempi di lavoro e l’affaticamento.


