Morbo di Sever (dolore al tallone)

Che cos’è?

Il Morbo di Sever – Blenke, una osteocondrosi dell’apofisi posteriore del calcagno, è un’infiammazione del nucleo di accrescimento del calcagno caratterizzata da dolore al tallone.

La piastra di crescita o piastra epifisaria è un’area vicina all’estremità di un osso in crescita che produce nuovo tessuto osseo. È il punto in cui le cellule del tessuto cartilagineo si ossificano diventando cellule ossee.

Il morbo di Servers si manifesta principalmente nei maschietti quando lo sviluppo della struttura scheletrica è ancora in corso, fra i 9-11 anni.

La maggior parte delle volte è bilaterale e si irradia in alto verso il tendine di Achille.

Le cause

La malattia di Sever è spesso associata a uno scatto rapido di crescita e può essere causato da:

  • un sovraccarico funzionale della porzione posteriore del calcagno (retropiede) determinato da alterazioni morfologiche della componente ossea (piede cavo in maggior misura)
  • sport che implicano un carico eccessivo (ad esempio sport che implicano la corsa, il salto soprattutto su superfici dure: basket, calcio, ginnastica,…)
  • utilizzo inadeguato di alcune calzature.

Solitamente durante lo scatto di crescita, le  ossa possono crescere più velocemente rispetto a muscoli e tendini e ciò può aumentare la tensione dei muscoli e dei tendini.

Quello che accade in queste situazioni è che il tendine di Achille, che è il tendine più forte attaccato alla piastra di crescita nel tallone, si tende troppo e si infiamma.

Come si diagnostica ?

La diagnosi si basa su un attento esame clinico, e sui sintomi riportati dal bambino.

Lo studio radiografico del calcagno in anteroposteriore e laterale può essere utile per mettere in evidenza una frammentazione del nucleo di accrescimento e una sclerosi dell’osso.

Sebbene gli esami radiografici come i raggi X non siano generalmente utili per diagnosticare la malattia di Sever, alcuni medici li prescrivono per escludere altri problemi, come fratture, cisti ossee, ecc.

Trattamento

La terapia si differenzia a seconda della sintomatologia: nei casi lievi si consiglia l’uso di talloniere in silicone morbide e riduzione dell’attività sportiva.

Anche l’utilizzo di plantari può aiutare per ridistribuire uniformemente il carico alleggerendo il retropiede.

Nei casi in cui la sintomatologia è intensa e non regredisce al riposo si prevede l’utilizzo di farmaci antinfiammatori e divieto dello sport per circa due mesi.

Attenzione però a ignorare il dolore!
Continuare stoicamente a fare sport può portare allo sviluppo di calcificazioni permanenti che richiedono l’asportazione chirurgica.