Il controllo: la sfida uomo macchina aereo

Era il 21 novembre 1981, quando Gilles Villenuve, leggendario pilota di Formula 1, disputò una gara di accelerazione contro i caccia F104 dell’aeronautica militare del 51° stormo, comandati dal Maggiore De Vincenti.

La Rossa che il canadese sta guidando è diversa dal solito, perché per l’occasione è priva delle appendici alari sia davanti che dietro, al limite della guidabilità.

Una giornata indimenticabile per tantissimi appassionati.
L’auto, nella sua estrema evoluzione motoristica, contro l’aereo, simbolo della sfida dell’uomo alla gravità.

Nelle monoposto di Formula 1, così come per gli aerei, la sfida tecnologica, dopo quel duello del 1981 è stata l’evoluzione dei sistemi di controllo: senza l’introduzione dell’elettronica per la gestione e l’ottimizzazione delle prestazioni, sarebbe stato inutile aumentare drammaticamente la potenza dei motori.

Allo stesso modo, gli aerei si è cercato di renderli sempre più manovrabili e, per ottenere questo risultato, sono state studiate forme aerodinamiche che non permetterebbero all’aereo di rimanere in volo senza il controllo di sofisticatissimi calcolatori.

Nel corpo umano, è su un formidabile sistema di raccolta di informazioni che si basa il controllo del movimento e della postura.
I milioni di sensori legati al movimento ed al mantenimento di postura ed equilibrio, sono la sorgente di miliardi di segnali e le fibre nervose sono i canali con cui vengono trasferiti ai centri nervosi.